Breve guida all’identificazione
Innanzitutto è necessario individuare a quale serie appartiene l’esemplare oggetto di analisi.
Spesso le vetture proposte sul mercato montano componenti, a volte numerosi e rilevanti, provenienti da serie diverse.
E’ sempre consigliabile privilegiare gli esemplari più aderenti alla configurazione originale, in quanto alcuni particolari specifici potrebbero essere di non facile reperibilità, e riportare allo stato di origine un esemplare pesantemente modificato può essere economicamente non conveniente.
Da notare anche che in prossimità dei passaggi da una serie alla successiva potevano essere assemblati svariati esemplari con alcune caratteristiche “ibride” che, solo in questi casi, sono da considerare corrette.
Il numero di telaio è riportato nel vano motore, sul lato destro.
Può essere utile ripercorrerne qui l’evoluzione in una esposizione unitaria
Per la produzione dal 1971 al 1979 (le prime quattro serie e parte dalla quinta) si trova a lato del cassoncino di aspirazione aria abitacolo, o tra questo ed il servofreno, se presente.
Dal 1980 a fine produzione è invece situato sul lato longitudinale del vano, tra il duomo destro ed il parafiamma abitacolo, in alto.
Le numerazioni dei telai sono approssimativamente le seguenti:
Prima serie da 83.000 a 216.753
Seconda serie da 216.755 a 373.074
Terza serie da 396.000 a 633.000
Per questi telai (definiti “A”) la numerazione (a 6 cifre) è unica per tutte le versioni di A112. Nei telai compresi tra 373.074 e 396.000 non è stata finora individuata alcuna scocca in allestimento Abarth.
Dal 1978 si passa ai telai definiti “B”.
Quarta serie da 2.000.000 a 2.026.000
Quinta serie (1979) da 2.026.000 a 2.030.000
Per questi telai la numerazione (a 7 cifre) è specifica per le Abarth.
Dal gennaio 1980 i numeri di telaio assumono un formato alfanumerico a 17 caratteri. Per tutte le Abarth il telaio diventa quindi: ZAA 112 B 000 seguito da sette numeri:
Quinta serie (1980 – 1982) da 1.140.000 a 1.320.000
Quinta serie maquillage (1982) da 1.320.000 a 1.360.000
Sesta serie da 1.360.000 a 1.485.000
Settima serie da 1.485.000 a 1.600.000
Per le prime tre serie soltanto ha grande rilievo anche il codice per ricambi riportato sulla targhetta metallica fissata a lato del numero di telaio punzonato sulla scocca. Esso è una sorta di numerazione progressiva dei soli esemplari Abarth.
Per la prima serie va dal numero 1 al 4.641
per la seconda serie dal numero 4.642 al 18.400
per la terza serie dal numero 18.401 fino a circa 47.500
Il codice per ricambi è presente anche sulle serie successive.
Per la quarta serie segue una numerazione analoga al numero di telaio, benché non coincidente, ed è relativamente significativo.
Nelle tre serie successive esso si evolve nel corso del tempo con uno sviluppo numerico il cui criterio non è stato individuato. Per questo motivo il suo rilevo è quasi nullo.
Il codice colore, di tre cifre, è anch’esso riportato nella targhetta metallica che ove appaiono il numero di telaio ed il codice per ricambi. A partire dalla terza serie è anche indicato, unitamente alla denominazione del colore, su un adesivo apposito posizionato nel lato destro del vano motore nei terza serie ed al centro del portellone nelle serie successive.
Con le nuove numerazioni di telaio a partire dal 1980, di 17 caratteri, il codice colore scompare dalla targhetta metallica e rimane indicato solo sull’adesivo presente sul portellone.
Infine è di rilevo, specie per le versioni 58HP, il codice motore ed il numero seriale.
Punzonati sul monoblocco nella parte alta, appena al di sotto del piano superiore, nei pressi dell’alloggiamento dello spinterogeno, sono molto piccoli e difficili da individuare, specie col motore già installato nel vano.